Vacanze estive in Europa, brutte notizie: “Sono le spiagge più inquinate”, la lista nera

La black list delle spiagge più inquinate da evitare nelle prossime vacanze estive in Europa. Una lista nera sorprendente.

Sono in molti, in questo periodo, a organizzare le vacanze estive fuori dall’Italia: prenotando prima si risparmia, ci sono offerte vantaggiose, i voli sono più economici. Per scegliere, una volta deciso il budget, è essenziale la documentazione.

Vacanze estive in Europa, brutte notizie
Vacanze estive in Europa, spiagge a sorpresa da evitare – amb-norvegia.it

Nei giorni scorsi il tanto noto quanto credibile The Telegraph ha lanciato l’allarme: altro che distese sabbiose delimitata da acqua pulita e limpida, il Regno Unito pullulerebbe didi spiagge inquinate, inserite in una speciale black list che esula dai confini britannici e s’allarga a tutta Europa.

Molti fattori, secondo il report, influenzano la qualità dell’acqua: dalle fuoriuscite di liquami alle mareggiate, ai rifiuti marini, alle microplastiche, al deflusso agricolo e all’inquinamento industriale. E se la buona notizia dell’Agenzia europea evidenzia dei miglioramenti rispetto al passato, meglio evitare le cosiddette spiagge dominate ancora dal “dry spills”, una forma di inquinamento insopportabile.

Spiagge inquinate: dalla Costa Azzurra alla Bretagna. Purtroppo c’è anche un’italiana nella lista nera

Analizzando i dati dell’EEA e le fonti locali, il The Telegraph ha identificato alcune delle spiagge più inquinate d’Europa, tutte vicine a località affollate o a destinazioni che potrebbe rivelare delle brutte sorprese per i vacanzieri che scelgono il mare europeo come destinazione estive.

Le spiagge più inquinate, la lista nera
Spiagge inquinante in Europa, i luoghi che non ti aspetti – amb-norvegia.it

Attenzione alla Costa d’Azzurra, uno spicchio di terra che gode di un’acqua eccellente: non ad Antibes, non la famosa Plage de la Gravette, che sorge proprio sotto il centro storico. È in una posizione riparata certo, ma l’acqua è racchiusa tra pareti rocciose, non circola adeguatamente, ma è soprattutto inquinata. Brutte notizie dalla Bretagna, dove il fenomeno delle alghe verdi sta crescendo di anno in anno. Sono alghe invasive, crescono senza controllo, emettono idrogeno solforato, un gas tossico può causare mal di testa, nausea e irritazione agli occhi.

Il governo francese e le autorità locali stanno cercando di affrontare il problema, ma la famosa spiaggia sabbiosa di Saint-Michel-en-Grève continua a essere classificata come una spiaggia inquinante ormai dal 2021; eppure basta spostarsi a est, due ore di macchine, e si trovano delle spiagge dall’acqua eccellente. Tra le spiagge più inquinate, ahinoi, un’italiana, stando sempre al report del The Telegraph, quella di Pellaro Lume, a Reggio Calabria: troppi divieti di balneazione e quella classificazione EEA di acqua “scarsa” che rappresenta un neo per una delle regioni più belle dello Ionio.

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